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Cap.1 Riflessioni teoriche sull’elemento sonoro/musicale pp. 21-86
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Editore: Cap.1 Riflessioni teoriche sull'elemento sonoro/musicale pp. 21-86
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Recensione
Nel primo capitolo vengono esposte e discusse l’influenza e l’importanza degli elementi sonoro-musicali sullo sviluppo e la maturazione della vita psichica a partire da quella fetale e neonatale, alla luce delle concezioni di Bion e Fornari e dell’apparato psiconeurofisiologico (Mancia); puntuali riferimenti ai diversi livelli dello strutturarsi del Sé illustrano preconcezioni, protoconversazioni, scambi dialogici, aspetti ludici ed altri aspetti ancora nelle tappe evolutive delle interazioni madre-bambino (vedi “crisi sonora” della nascita, le comunicazioni non verbali, i processi di sintonizzazione, la lallazione tardiva). Si assiste così al progressivo trasformarsi dell’involucro sonoro e dello spazio sonoro dell’infante con il passaggio da esperienze fusionali narcisistiche alle successive di separazione, di individuazione e di discriminazione dei diversi suoni, sino alla costruzione di una identità sonoro-musicale. Una attenzione particolare viene rivolta (per capire come l’elemento sonoro e musicale si rapporti alla vita mentale) alle concettualizzazioni di Edith Lecourt, che sottolineano la centralità del processo di interiorizzazione “del gruppo vocale famigliare” nel percorso maturativo: concetti come quello di “intervallo sonoro del Sé” o di “oggetto fonico” sono di notevole interesse euristico ed esplicativo, così come altre riflessioni contenute in questa prima parte rendono manifesti i sensi ed i significati che il sonoro può acquistare nell’esperienza psichica del soggetto.
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