Recensione

Nell’ultimo decennio la musicoterapia sta vivendo un notevole sviluppo, riscontrando un forte interesse all’interno di diversi ambiti. Stanno sicuramente prendendo forma nuovi campi di azione. Abbiamo pensato di dare voce alle metodologie e alle “perplessità” di chi si sta avvicinando al lavoro del musicoterapeuta, un’attività che racchiude una serie di operazioni musicali e psicologiche che sono oggetto di continuo dibattito. La discussione nasce dalla considerazione che l’attività musicoterapeutica si basa sul soggetto e soprattutto sulle oscillazioni della relazione che il soggetto propone. Nella seduta di musicoterapia sono compresenti abilità musicali e “arte” nella relazione di cura che siano in grado di andare al di là delle semplici definizioni di confine (arte per la musica e abilità per la cura); tra queste polarità si esprimono tutta una serie di stati psichici e di azioni che nascono e hanno vita nell’interazione con l’utente o con il gruppo di utenti. La difficoltà di fermare o catturare questi momenti è ben nota a chi si occupa di musica e cura. Questa pubblicazione raccoglie le prime esperienze di musicisti che hanno ultimato il loro percorso di formazione in musicoterapia e propone i percorsi metodologici e le riflessioni su ciò che accade nello spazio esclusivo dell’incontro musicoterapico.