Recensione

Esiste un oggetto di ricerca denominabile “comportamento musicale” e tale da costituire un campo specifico per la psicologia? Per raggiungere qualche certezza in merito, Lostia compie un excursus storico sui rapporti intercorsi tra musica e psicologia dai tempi di von Helmholtz e di Stumpf a quelli dei modelli cognitivistici. La risposta che ne scaturisce lo induce a considerare il comportamento musicale come un linguaggio e quindi ad approfondirne gli aspetti comunicativi, sintattici, semantici e pragmatici, e gli aspetti discorsivi. La conclusione è, secondo Lostia, che il comportamento musicale dell’uomo, lungi dall’essere un fenomeno naturale, sia una invenzione-costruzione cognitiva e convenzionale, programmata e controllata da strutture mentali che subiscono ampiamente l’inferenza della cultura e della storia di ciscun paese e di ciascuna epoca. Il volume è destinato in modo specifico agli studenti ed ai cultori di psicologia e di musicologia, ma potrà essere d’aiuto anche a chiunque si interessi di problematiche artistiche e creative e si interroghi sui rapporti tra musica e pensiero.