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Nevrosi infantili e musica
Atti del Convegno di Musicoterapia di Assisi del Marzo 1984
Scheda libro
Curatore pubblicazione: Lorenzetti Loredano Matteo; Lorenzetti Loredano Matteo;
Editore: Edizioni Fonografiche e Musicali PCC
Anno: 1985
Pagine: 190
Lingua: italiano
Edizione: italiana -
Collana: Quaderni di Musica Applicata
Curatore collana: Piatti Mario
Categoria: Adolescenti; Bambini; Coralità; Disturbi del funzionamento Intellettivo; Disturbo Autistico, Disturbo Generalizzato dello Sviluppo; Disturbo della Condotta; Formazione; Globalità dei Linguaggi; Psicoanalisi; Voce;
Tags: canto; competenze; esperienze; formazione; nevrosi; nevrosi infantile; psicoanalisi; relazione analitica; relazione madre-bambino; vocalità
Titolo: Guarire a suon di musica
Autore: Vaillancourt Guylaine; Vaillancourt Guylaine;
Editore: Edizioni AMRITA
Categorie: Pratiche; Metodi e Tecniche; Reparto Ospedale; Bambini; Adolescenti; Medicina palliativa; Disturbi della Comunicazione; Ritardo Mentale (handicap mentale, debolezza mentale); Comportamento Dirompente e Disattenzione; Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività; Disturbo Autistico, Disturbo Generalizzato dello Sviluppo; Formazione; Abuso e violenza; Riabilitazione; Prevenzione; Benessere; Bulimia; Anoressia;
Recensione
- Cap.13 Esperienze di musicoterapia in Austria pp. 175-190 -> Nevrosi infantili e musicaOrff parla della sua esperienza con bambini colpiti da diversi handicap. Ritiene che per il terapeuta è moto importante «affinare nella miglior maniera possibile le proprie capacità percettive per essere in grado si immedesimarsi con il bambino» e partecipare reagendo al suo stesso modo di quest'ultimo (ISO). Partendo dal presupposto che «per produrre un suono è assolutamente necessario fare un movimento», è importante che questo venga da un impulso del bambino. La terapia musicale Orff è una terapia multisensoriale, per cui si può ottenere: un aumento della percezione mediante l'associazione; un'esperienza sinattica; una compensazione nel caso in cui venga meno uno due sensi; un'economia acustica. Poi l'autrice riporta la sua esperienza lavorativa con Reneè, Laura e un gruppo di bambini. Continua sottolineando che il principio armonico è «un aspetto che non può essere eseguito attivamente da bambini mentalmente handicappati, ma può essere da essi sperimentato (passivamente)». Parla delle forme musicali utilizzabili nella terapia: il rondò (alternanza tutti-solista) e l'ostinato. Conclude facendo degli esempi di: trattamento di gruppo mediante linguaggio ed espressioni melodiche; movimento nel trattamento musicoterapeutico di gruppo; linguaggio nel contesto sociale; linguaggio nel contesto ritmico e melodico.
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